Introduzione
L’implanto dentale rappresenta una delle migliori soluzioni per sostituire denti mancanti in modo sicuro ed efficace, restituendo al paziente estetica, funzionalità e comfort. Grazie ai progressi della tecnologia e dei materiali utilizzati, gli impianti dentali offrono una soluzione a lungo termine che può durare decenni, migliorando la qualità della vita di chi ne ha bisogno. Tuttavia, c’è chi non può fare un impianto dentale, poiché esistono alcune condizioni mediche e fattori di rischio che potrebbero comprometterne il successo.
In questo articolo, analizziamo nel dettaglio chi non può fare un impianto dentale, quali sono le condizioni che potrebbero rappresentare un ostacolo e come capire se un impianto dentale può andare incontro a rigetto. Conoscere queste informazioni è fondamentale per chi sta valutando questa opzione e vuole essere certo di fare una scelta consapevole.
Inoltre, esploreremo le precauzioni da adottare prima di sottoporsi al trattamento, gli esami necessari per valutare l’idoneità del paziente e gli eventuali accorgimenti da seguire per ridurre il rischio di complicanze. Risponderemo anche a domande frequenti, come: “Chi ha un impianto dentale può fare la risonanza magnetica?” e “Cosa fare se un impianto dentale si muove?”, fornendo un quadro completo sulle possibili controindicazioni e sulle misure preventive da adottare per garantire la massima sicurezza del trattamento implantare.
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Chi non può fare un impianto dentale?
Non tutti possono sottoporsi a un impianto dentale, poiché esistono diverse condizioni che potrebbero renderlo sconsigliato o, in alcuni casi, addirittura impossibile. Prima di procedere con il trattamento, è fondamentale sottoporsi a una valutazione approfondita da parte di un odontoiatra esperto, in grado di analizzare lo stato di salute generale del paziente e la presenza di eventuali controindicazioni.
Scopri chi non può fare un impianto dentale, i rischi associati e le alternative disponibili per sostituire i denti mancanti in modo efficace e sicuro. Grazie ai progressi della moderna odontoiatria, esistono soluzioni personalizzate anche per chi presenta condizioni complesse, ma è essenziale essere consapevoli delle limitazioni e dei possibili ostacoli prima di sottoporsi alla procedura.
1. Mancanza di osso sufficiente
Gli impianti dentali necessitano di una base solida per essere stabili nel tempo. Se l’osso mascellare o mandibolare non è sufficiente in termini di volume e densità, potrebbe non essere in grado di sostenere l’impianto. In questi casi, potrebbe essere necessario un intervento di rigenerazione ossea o un rialzo del seno mascellare prima di procedere con l’implantologia.
2. Malattie sistemiche non controllate
Alcune patologie possono compromettere la guarigione e aumentare il rischio di fallimento dell’impianto. Tra queste troviamo:
- Diabete non controllato: i livelli elevati di zucchero nel sangue possono compromettere la guarigione delle ferite e aumentare il rischio di infezione post-operatoria.
- Osteoporosi grave: i farmaci utilizzati per trattare l’osteoporosi (bifosfonati) possono ridurre la capacità dell’osso di rigenerarsi, aumentando il rischio di fallimento implantare.
- Malattie cardiovascolari gravi: pazienti con condizioni come insufficienza cardiaca avanzata o con problematiche di coagulazione possono avere un rischio più elevato durante l’intervento chirurgico.
- Patologie autoimmuni: condizioni come l’artrite reumatoide e il lupus possono influenzare la guarigione e l’integrazione dell’impianto.
3. Abitudini nocive
- Fumo e consumo eccessivo di alcol: il fumo riduce l’apporto di ossigeno ai tessuti e rallenta la guarigione, aumentando il rischio di fallimento dell’impianto.
- Bruxismo: il digrignamento dei denti può sottoporre l’impianto a carichi eccessivi, compromettendone la stabilità.
4. Età e sviluppo osseo incompleto
Nei pazienti molto giovani, l’osso mascellare potrebbe non essere completamente sviluppato. In questi casi, è preferibile attendere la completa maturazione ossea prima di procedere con un impianto dentale.
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Come capire se un impianto dentale fa rigetto?
Il rigetto di un impianto dentale è un evento raro, ma può verificarsi in alcuni casi. Il termine corretto per descrivere questa condizione è “fallimento implantare” e può manifestarsi in due fasi:
- Fallimento precoce: avviene entro i primi mesi dopo l’inserimento dell’impianto, spesso a causa di infezioni o di una scarsa osteointegrazione.
- Fallimento tardivo: si verifica dopo anni dall’intervento ed è generalmente causato da infezioni, traumi o carichi eccessivi sulla protesi.
Sintomi di rigetto dell’impianto dentale
Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare un fallimento implantare:
- Dolore persistente dopo la fase iniziale di guarigione.
- Gonfiore e arrossamento nella zona dell’impianto.
- Mobilità dell’impianto, che dovrebbe essere saldo all’osso.
- Perdita di tessuto osseo attorno all’impianto, visibile tramite radiografie.
- Infezione e secrezioni purulente, che possono indicare una perimplantite.
Se si avverte uno di questi sintomi, è fondamentale rivolgersi tempestivamente al dentista per valutare il problema e intervenire in modo appropriato.
Chi ha un impianto dentale può fare la risonanza magnetica?
Una delle domande più comuni riguarda la compatibilità degli impianti dentali con la risonanza magnetica (RMN). La risposta dipende dal materiale con cui è realizzato l’impianto.
Impianti dentali e compatibilità con la RMN
- Gli impianti dentali moderni sono realizzati in titanio, un materiale biocompatibile e non magnetico, quindi non interferisce con la risonanza magnetica.
- Se l’impianto è in zirconia, non ci sono problemi di compatibilità con la RMN.
- Tuttavia, in alcuni rari casi, vecchi impianti in leghe metalliche diverse potrebbero creare artefatti nelle immagini diagnostiche. In questi casi, è bene informare il medico prima dell’esame.
Conclusione
L’implantologia dentale offre una soluzione efficace per sostituire i denti mancanti, ma non è adatta a tutti. Alcuni pazienti con particolari condizioni di salute o abitudini nocive potrebbero non essere idonei al trattamento. Inoltre, è importante riconoscere i segnali di un possibile rigetto e sapere come comportarsi in caso di sintomi sospetti.
Per chi ha dubbi sulla compatibilità degli impianti dentali con la risonanza magnetica, è rassicurante sapere che i materiali moderni come il titanio e la zirconia sono sicuri e non interferiscono con gli esami diagnostici.
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