A che età si può fare un impianto dentale?
La possibilità di sottoporsi a un impianto dentale dipende da vari fattori, tra cui la salute generale e orale del paziente. Ma a che età si può fare un impianto dentale? Questa è una domanda frequente, e in questa guida risponderemo in modo completo, analizzando i requisiti per i pazienti giovani, adulti e anziani. Inoltre, vedremo cosa succede quando l’osso non è sufficiente o quando sono necessarie tecniche avanzate per il successo del trattamento.
Cos’è un impianto dentale e come funziona?
Prima di pensare a che età si può fare un impianto dentale, scopriamo insieme che cos’è e come funziona nello specifico. Un impianto dentale è una radice artificiale, generalmente in titanio, che viene inserita chirurgicamente nell’osso mascellare o mandibolare per sostituire un dente mancante. Su questa base si fissa una corona protesica, che replica l’aspetto e la funzione del dente naturale.
Questo trattamento è considerato la soluzione più efficace e duratura per problemi di edentulia, poiché garantisce stabilità, comfort e un’estetica ottimale. Tuttavia, per procedere con un impianto dentale, è essenziale che il paziente soddisfi determinati requisiti, tra cui un’adeguata quantità di osso e una buona salute generale.
A che età è possibile fare un impianto dentale?
La risposta breve alla domanda “a che età è possibile fare un impianto dentale” è: a qualsiasi età, purché siano soddisfatti alcuni criteri clinici. Nei pazienti giovani, l’età minima per considerare un impianto dentale è solitamente intorno ai 18-20 anni. Questo perché è fondamentale che la crescita ossea sia completata, evitando complicazioni legate a eventuali cambiamenti strutturali nella mascella o nella mandibola.
Per gli adulti e gli anziani, non ci sono limiti di età. A condizione che la salute generale sia buona e che vi sia una quantità sufficiente di osso, gli impianti dentali sono una soluzione valida e sicura anche per i pazienti più avanti con gli anni.
Quando è troppo presto per un impianto dentale?
Un aspetto cruciale per i pazienti giovani è la maturazione ossea. Sebbene il trattamento implantologico sia tecnicamente fattibile anche in età precoce, è sconsigliato procedere prima che lo sviluppo scheletrico sia completato. Nei maschi, questo avviene solitamente intorno ai 20 anni, mentre nelle femmine può concludersi già a 18 anni.
Effettuare un impianto prima di questo momento potrebbe comportare problemi di adattamento, poiché la crescita successiva potrebbe alterare la posizione dell’impianto, rendendo necessario un intervento correttivo.
Per i pazienti più giovani, possono essere valutate soluzioni temporanee, come protesi mobili o apparecchi ortodontici, fino a quando non saranno pronti per l’implantologia.
Impianti dentali negli anziani: limiti o opportunità?
Gli anziani rappresentano una categoria sempre più numerosa di pazienti che scelgono gli impianti dentali per migliorare la qualità della vita. L’età avanzata non è una controindicazione, a patto che il paziente sia in buone condizioni di salute generale.
Molti studi dimostrano che gli impianti dentali negli anziani hanno un tasso di successo simile a quello dei pazienti più giovani. Tuttavia, alcuni fattori devono essere attentamente valutati:
- Qualità dell’osso: con l’età, l’osso mascellare può ridursi, rendendo necessario un innesto osseo o altre tecniche per garantire la stabilità dell’impianto.
- Patologie croniche: malattie come il diabete o l’osteoporosi richiedono una gestione specifica per evitare complicanze.
- Abitudini del paziente: il fumo o una scarsa igiene orale possono compromettere la durata dell’impianto.
Per gli anziani, il beneficio principale degli impianti è il miglioramento della funzione masticatoria e della qualità della vita, rendendoli una scelta ideale per molti pazienti.
Come fare un impianto dentale senza osso?
In alcuni casi, la quantità di osso disponibile può non essere sufficiente per supportare un impianto. Questo problema può verificarsi sia nei giovani che negli anziani, ma oggi esistono tecniche avanzate per superare questa difficoltà.
- Innesti ossei: questa procedura consiste nell’aggiungere osso naturale o sintetico per aumentare il volume osseo.
- Impianti zigomatici: questi impianti si ancorano all’osso zigomatico, bypassando completamente la necessità di un innesto.
- Espansione della cresta ossea: una tecnica chirurgica che permette di allargare l’osso mascellare o mandibolare per accogliere l’impianto.
Queste soluzioni consentono di offrire gli impianti dentali anche a pazienti con atrofia ossea significativa, garantendo risultati eccellenti.
Quando è il momento giusto per un impianto dentale?
Il momento migliore per sottoporsi a un impianto dentale dipende da diversi fattori, tra cui le condizioni orali e le esigenze personali del paziente. È consigliabile intervenire il prima possibile dopo la perdita di un dente per evitare problemi come il riassorbimento osseo o lo spostamento dei denti adiacenti.
Se un dente è compromesso ma ancora presente, può essere pianificato un impianto immediato dopo l’estrazione. In altri casi, potrebbe essere necessario attendere la guarigione dei tessuti prima di procedere.
In ogni caso, una valutazione approfondita da parte del dentista è fondamentale per determinare il momento più opportuno.
Conclusione: a che età si può fare un impianto dentale?
La risposta alla domanda “a che età si può fare un impianto dentale” dipende da diversi fattori, tra cui la crescita ossea nei giovani e la salute generale negli anziani. Con le tecniche moderne, gli impianti dentali sono una soluzione accessibile e sicura per pazienti di tutte le età, offrendo una qualità di vita migliorata e un sorriso duraturo.